La difficoltà di continuare a scrivere tutti i santi giorni in eterni diari elettronici è data non già dal tempo che normalmente si perde a fare ciò, bensì dalla volontà di condividere pensieri e parole con una comunità virtuale completamente sconosciuta. Se ci si pensa bene non credo che nessuno dei nostri genitori vorrebbe conoscere cosa in realtà pensa di loro il beneamato figliolo, perchè la cosa sicuramente non sarebbe "gustosa". E' nella normalità delle situazione e delle cosa questa continua ricerca della sfida alla vecchia generazione procreatrice, ma non mi pare che possa così evidentemente essere esposta a tutto il mondo. I discorsi sulla necessità di aprirsi e di conoscersi interiormente vanno sicuramente bene per i talk show pomeridiani non per la realtà dei fatti. Chi vuole veramente conoscere tutto dei propri genitori? Credo nessuno lo voglia per il semplice fatto che resterebbero assai delusi da ciò che andrebbero a sapere, oppure al contrario sarebbero sicuramente messi davanti a ciò che hanno sempre pensato ma che speravano trattarsi solo di un illusione.
Meditate gente meditate...
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